“Mia madre mi odia” rompe gli stereotipi e irrompe in libreria.
Il successo del libro di Leyla Ziliotto sulla violenza sta varcando ogni confine geografico. E forse non poteva che essere altrimenti, vista l’originalità di un punto di vista assolutamente nuovo e provocatorio solo in apparenza.
Il libro, che tocca diversi aspetti salienti della cultura e della socialità del terzo millennio, è come si ponesse in chiave maieutica per indurre a ragionare su cause primarie, secondarie e sulle conseguenze di comportamenti spesso volontari.
Ne sono infatti co-protagonisti una malintesa esterofilia, la perdita dei valori, i figli-ostaggio, un matrimonio multi-etnico, inganni e falsità.
Questi ed altri motivi stanno favorendo una diffusione a macchia d’olio del libro, del quale è prevista la presentazione il 3 aprile a Bologna, con successivo dibattito.
Ecco il comunicato ufficiale:
Il giorno 3 aprile, nell’ambito degli incontri dei primi martedì di ogni mese, l’Associazione “Genitori Sottratti” di Bologna – destinata alla tutela dei diritti dei genitori separati e dei loro figli – ospitera’ l’autrice genovese Leyla Ziliotto per presentare il suo libro – MIA MADRE MI ODIA– (Edizioni Tabula Fati).L’incontro avverrà a Bologna, in Via Marzabotto 2 dalle ore 20 alle 22, al Centro Sociale “20 Pietre”, una realtà “contenitore” di molteplici associazioni con Eventi e contenuti assai diversi fra loro ma ben radicato nel tessuto urbano.La scrittrice sarà lieta di dialogare con i presenti e di esportare la sua opera per la prima volta al di fuori del capoluogo ligure.L’obiettivo dell’incontro e’ innanzitutto dar vita a un dibattito socio-culturale volto a “sfatare” determinati stereotipi, primo fra tutti quello secondo cui la violenza sia da intendersi esclusivamente come di genere.